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SUL PEZZO

SEMPLICEMENTE FREGATENE

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Non devi per forza esserne innamorato. Puoi passare tranquillamente la vita con l’altro senza amarlo come il primo giorno. Le cose cambiano troppo ogni volta e non puoi stare al passo coi tuoi tempi. Perché, perché svegliarsi angosciato tutti i sacrosanti giorni e fare caso alla tua angoscia, doverle delle spiegazioni? Non è necessario, come non è necessario chiederti per forza cosa fare, se restare insieme o lasciare andare, attivare i meccanismi della bomba, l’esplosione nucleare che spazza tutto via.

Perché, invece, non te ne resti privo d’amore a sollazzarti nel letto? Non devi mica dirglielo, puoi tenere questa storia così anche tutta la vita perché nessuno ti obbliga ad amare.

Quando nasciamo vediamo, e non sempre, questi esempi perfetti di amore che sono i nostri genitori o i genitori di altri, i telefilm, il grande e il piccolo cinema, le canzoni, le maestre, i lavoretti, tutto ci parla di amore e così crediamo che anche noi ne avremo ma che, soprattutto, ne vorremo. È lì che comincia l’incubo, è da quel momento, quello in cui vengono passate queste immagini di amor romantico o di piatti da lavare in un magnifico contesto famigliare che ti fa invidiare anche solo la pila di quei piatti, che inizia l’ossessione: l’estremo bisogno di averne anche tu. “Se ce l’hanno tutti, l’avrò anche io”, pensi a cinque anni, poi a sei, poi a dieci, ma più cresci più ti accorgi che i rapporti con gli altri, con l’altro, sono difficilissimi e che è estremamente facile, invece, rimanere da soli, in totale beltà dei sensi.

Il sesso, infatti, non è un problema: quello di può avere sempre e comunque, lo si può pagare, lo si può fare da soli, addirittura si può anche non prevedere nella propria vita. È già da piccoli che ci si intossica dei cattivi pensieri di un meraviglioso amore e, crescendo, se poi esso non si consegue si finisce frustrati, depressi, angosciati, a forza di cercare si trova l’amore sbagliato, un amore di cui ti accontenti perché ne sei ossessionato o perché, è vero, l’ami, ma non è quello che vuoi, non è l’anima gemella, non è niente, non è nient’altro che un amore. E poi ti annoi, ti annoi tanto. E tu, che ci fai con un amore?

Assolutamente niente. Colmi i tuoi vuoti. Così, non ti fare problemi: se ti svegli e accanto a te hai una persona che non ami nemmeno un po’ ma della quale sai di essere dipendente, non fare, non dire nulla, fotografa la realtà, sii consapevole del fatto che da solo non vuoi svegliarti, che hai una forte dipendenza dall’altro, dunque risolvi così: nutri questa dipendenza e non t’angosciare più. Ti urla? Fatti urlare addosso. Ti tratta male? Fatti trattare male. E una cosa, fissa, tu l’abbia sempre in mente, non devi far altro che una sola cosa: fregartene. Dunque, per nutrire la tua ossessione, per cancellare le tue paure, per occultare la tua angoscia fai solo questo: fregatene. E fregatene se stai mentendo: sei tu l’unico che deve stare bene. Fregatene.

Romina Ciuffa, 13 maggio 2025

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