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SUL PEZZO

LA FAMIGLIA NON È ESSENZIALE

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LA FAMIGLIA NON È ESSENZIALE. Chi ha detto che bisogna amare per forza? Perché sentirsi strani, diversi, se non si ama, se non si è amato, se non si ama più? Gli animali utilizzano la stagione degli amori per riprodursi, gli esseri umani pretendono di amare in continuazione e, quando non lo fanno, campano scuse o si sentono diversi dagli altri, si vergognano a uscire da soli, le donne entrano nella sindrome della zitella che le rende ancora più ridicole. Non amare è uno dei più grandi vantaggi del vivere, che non vincola, non dà dolori, non copre tutte le altre emozioni con questa unica, falsa, emozione: quella dell’amare.

Amare, infatti, è una emozione falsa e fallata; è falsa perché non consente di avere la mente lucida per sapere dell’altro cosa piace, e se piace. Ci si innamora delle persone sbagliate: quale emozione è più falsa di questa? Perché incastrarsi in un tornado di emozioni malate verso qualcuno che non si addice a sé? Solo per non restare soli? O per crollare nel paradosso della caverna, di chi esca da quel buco nero in cui sempre è stato e viene accecato dalla luce del sole, chi crede che quelle ombre siano persone e si innamora di una di esse. Ebbene, sono solo ombre.

Non si può vivere una vita completa per se stessi se ci si innamora di un’ombra, di ciò che sembra essere vero ma è falso. L’amore è un sentimento quasi inutile, tranne che nella parte in cui c’è la dimensione sessuale – ma questa finisce presto – o in cui è possibile, sempre che lo sia, costruire una famiglia – ma anche questo ormai è estremamente gestibile, perché la famiglia stessa non è essenziale, nemmeno negli animali esiste la famiglia. Difficilmente le famiglie restano insieme ed ora si può tranquillamente dire che un bambino non ha bisogno dei genitori, altrimenti nessuno di questi dovrebbe o potrebbe lasciarsi. Il bambino può tranquillamente andare avanti vedendo padre e madre in momenti diversi, altrimenti non sarebbe stato creato in nessuna parte del mondo l’istituto del divorzio.

A maggior ragione, non servono un padre e una madre ora che il processo scientifico ha fatto il proprio corso ed è possibile, per tutti, ricorrere a cliniche per la procreazione, dove a volte manca il padre, a volte la madre, pur sempre i clienti ne escono con un bambino in braccio. La scienza, che ha avuto da sempre come acerrima nemica la Chiesa e ancor di più le forze conservatrici, parla chiaro: l’amore verso un altro non è più necessario. È carino, è divertente, è addirittura bello per un po’: ma poi basta, non siate ridicoli, soli si sta benissimo.

Romina Ciuffa, 11 maggio 2025

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