CORTEGGIARE È SESSO. Il romanticismo è essenziale in una coppia? O è solo una cosa in più, un’impalcatura di fiori e candele profumate? Si dà per scontato che almeno il corteggiamento sia di tipo romantico. Tralasciando le considerazioni per cui i ragazzi di oggi hanno totalmente ristretto questa prima fase a un messaggio di whatsapp, per chi rimane sulla Terra reale uscendo da quella virtuale il corteggiamento resta una cosa importante, la famosa rosellina, la cena a lume di candela, la sorpresa, le luci soffuse a casa, un camino acceso e tanto di più, chi più ne ha più ne metta. Vi sono dei corteggiamenti che mancano di questi elementi perché la persona coinvolta romantica non è e, se non si è romantici, è impossibile anche solo capire l’importanza di una rosellina. Ciò non vuol dire che il corteggiamento non ci sia, ma è del tutto diverso e si basa più su azioni concrete, telefonate, messaggi, introduzione dell’altro nella propria normalità, infine il bacio.
Il corteggiamento può dirsi tale se non è romantico? Romanticismo e corteggiamento sono strettamente collegati, ma in un unico senso. È il romanticismo che va a permeare, in alcuni casi, il secondo, e non è quest’ultimo che cerca il primo; però, di certo rosa rossa e “ti passo a prendere” vanno a braccetto e consentono di dar luogo ad un corteggiamento più risonante, dolce, anche divertente, perché le armi del corteggiamento sono diverse per tutti e, a parte il mazzo di rose, può essere dato spazio alla creatività. Io, ad esempio, alla prima uscita ho portato una pianta di peperoncino – volevo dire che la nostra storia la volevo piccante.
Corteggiare è a tutti gli effetti rivolgere gentilezze a qualcuno per guadagnarne l’amore. È un’attività composta di molti atti singoli che vanno visti nella loro interezza come la richiesta di attenzioni e un biglietto che dice “con te sarò sempre così”. Ma galanti, poi, spesso si smette di esserlo. Il corteggiamento non deve essere fine a se stesso, non è solo la danza stupenda di quegli uccellini che, per attirare l’attenzione dell’uccellina, tirano fuori grandi pennacchi colorati e si mettono sotto il suo ramo a fare i buffoni. Corteggiare è mantenere il senso della galanteria per sempre nel rapporto, che esso duri una settimana o una vita, soprattutto in una lunga relazione dove le possibilità di divenire “come fratelli” sono elevate. Aiutati che Dio ti aiuta.
Qualche fiore al compleanno, una sorpresa in mezzo a una settimana qualunque con una prenotazione in un ristorante che piace, un weekend fuori, anche un agriturismo qualunque, purché si manifesti la voglia, la volontà, il desiderio, la necessità di corteggiare ed essere corteggiati in ogni momento, di ricreare momenti di grande bellezza da impilare insieme ad altri per non stancarsi mai. Corteggiare è un’arma molto potente per far sì che la relazione non si oscuri, non si appiattisca, va visto come una strategia d’elezione per amare qualcuno che si è già amato, non solo per provare ad amare qualcuno che si amerà. Corteggiare è anche preludio di un sesso migliore. Corteggiare è sesso esso stesso, è tornare agli inizi anche solo per due ore, anche solo in un fiorellino, anche solo in lenzuola di seta, corteggiare è mantenersi vivi, corteggiare è amare, sempre. È mantenere il pennacchio colorato sulla testa e tornare a ballare, ogni tanto, per l’altro.
Romina Ciuffa, 8 maggio 2025
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