ALTRO CHE “I DUE OPPOSTI SI ATTRAGGONO”

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ALTRO CHE “I DUE OPPOSTI SI ATTRAGGONO”. Un uccellino ed un pescetto possono anche innamorarsi, ma dove metteranno su casa? Tanto si dice che le differenze arricchiscono, nessuno fa i conti con la realtà delle cose: essere diversi non sempre è la cosa migliore. Che i due opposti si attraggano, questo è valido solo per le pile. Non può essere, invece, ritenuto valido per gli esseri umani. Se si attraggono, non è di certo perché sono opposti: si attraggono perché si piacciono, e può piacere tanto un opposto quanto qualcuno perfettamente uguale a sé e, nel mezzo, tantissime sfumature.

L’esperienza d’amore con una persona molto diversa può, all’inizio, essere foriera di grandi novità e conoscenze. A lungo andare, se i due partner non riescono a trovare una quadratura del cerchio, quella diversità potrebbe ucciderli e terminare un amore che è nato non per l’attrazione degli opposti. Ci piacciamo per mille motivi diversi e non ci innamoriamo dell’altro solo perché è diverso, sovvengono molti altri elementi a incanalare le nostre curiosità. Parlare due lingue diverse può essere, in principio, interessante, ma poi, con il tempo, l’incomprensione finirà per fagocitare i due parlanti che, con tanti giri di parole nella propria lingua, hanno provato a dire: non mi piace questa parte di te! I due opposti possono amarsi, ma devono almeno completarsi: c’è diversità e diversità.

Ci sono, infatti, delle diversità che possono incrociarsi: sono quelle, ad esempio, degli interessi. I due partner hanno interessi differenti e questo potrebbe certamente arricchirli, senonché è possibile che proprio questi li dividano. In ogni coppia è necessario tenere spazi privati e non condividere tutto, ma vi sono delle non condivisioni che letteralmente logorano il rapporto. Se l’uno ama il mare, l’altro la montagna, dove andremo in vacanza? Domanda semplice, si dirà, e invece presenta una abnorme complessità nella risposta. Se si risponde “montagna” resta insoddisfatto l’amante del mare, se si risponde “mare” resta insoddisfatto l’amante della montagna. Si dirà: faremo “un po’ per uno non fa male a nessuno”, ma ciò non porta da nessuna parte, anzi, sposta l’asticella del rapporto ancora più in alto. Fare un po’ per uno fa stare male entrambi. Nel caso della montagna, soffrirà chi vuole il mare ma soffrirà anche l’amante della montagna perché, se il trekking si fa insieme, l’altro non si troverà a proprio agio e questo umore dominerà la giornata; oppure l’altro non farà il trekking, così però vanificando il concetto di vacanze insieme (e, inoltre, cosa fare tutte quelle ore in montagna?). Vacanze al mare: l’uno insofferente in spiaggia mentre l’altro felice con la maschera, è questa una ipotesi plausibile? Una volta sì, ma tutte le altre? E quando le ferie sono contate?

Ebbene, la diversità tra marittimi e montanari riguarda intrinsecamente qualunque diversità: culturale, fisica, naturale, psicologica, linguistica, mentale e così via. Quando si dice che i due opposti si attraggono, in verità, si fa riferimento al sesso e alla passione iniziale ma non andiamo oltre, perché oltre si è destinati a soffrire, o l’uno, o l’altro, o tutti e due. Un uccello può innamorarsi del pesce, ma come farà quando quest’ultimo è immerso nell’acqua? Si potrà fidare? E il pesce potrà mai volare? Non penserà mai al tradimento? Si possono fare sacrifici per restare insieme e validare il proprio amore che, si presume, ci sia, ma questi sacrifici varranno la pena? Non si rischia di passare la vita con qualcuno con cui principalmente discutere, litigare, stare male? Mettersi con un pesce è davvero così importante per un uccello? Limitiamoci ai grandi risultati della passione e lasciamo andare l’eternità: pesce e uccello insieme non possono vivere. Che si amino come Romeo e Giulietta.

Romina Ciuffa, 2 maggio 2025

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